Adattogeni: Rimedi per il Carico allostatico

Curare lo stress con piante e funghi adattogeni

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Il concetto di curare patologie legate allo stress, attraverso la fitoterapia, è familiare alla maggior parte dei sistemi tradizionali ed etnici di tutto il mondo.

Due dei più antichi e conosciuti modelli esistenti sono la Medicina Tradizionale Cinese e l’Ayurveda, i quali  impiegano, da millenni, rimedi per contro-attaccare lo stress, la fatica, la perdita di memoria, per ringiovanire, migliorare e accelerare le convalescenze e per l’invecchiamento.

I cosiddetti “tonici del Qi”, come il Panax Ginseng e l’Astragalus Membranaceus, sono usati da più di duemila anni in Cina, proprio per alzare il Qi, o energia vitale (Huan e Rose, 2001). Nell’Ayurveda, la branca del Rasayana (o metodo per allungare la vita) impiega piante come la Withania Somnifera, che nutrono e rinforzano i tessuti primordiali, o Rasa, per allungare la vita, promuovere l’energia vitale e migliorare l’intelletto mentale (Puri, 2003).

Sebbene la medicina convenzionale Occidentale non usi tali rimedi, citando la mancanza di ricerche scientifiche, la saggezza dell’etnomedicina ha dimostrato, nella pratica millenaria, gli effetti benefici di tali rimedi ad azione adattogena, così che, anche nei paesi industrializzati, molti di questi rimedi iniziano ad essere conosciuti e ampiamente accettati e venduti.

piante adattogeneContinue ricerche sugli adattogeni in Russia, ed in altri paesi, hanno risultato in una produzione di molti rimedi da banco. Due di questi rimedi sono la Bryonia Alba, in tavolette, che oggi è registrato in Armenia come adattogeno (Panossian et al., 1997); e lo estratto secco standardizzato di Rhodiola Rosea (SHR-5), registrato come fitofarmaco e prodotto in Svezia.

Ulteriori investigazioni sugli adattogeni, nei paesi slavi (inclusa la Repubblica Cecca), hanno portato alla scoperta che le piante sintetizzano composti steroidei (fitoecdisteroidi), per la propria difesa. Questi composti mimano gli steroidi degli insetti, risultando nell’inibizione della muta dello sviluppo e alla conseguente morte degli stessi.

La scoperta che questi composti producono una risposta adattogena, quando assunti dai mammiferi, ha portato alla luce oltre 200 prodotti provenienti da varie piante ricche di fitoecdisteroidi, ormai vendute nelle farmacie di tutto il mondo (Kholodova, 2001; Oberdorster et al., 2001; Bathori, 2002).

adattogeni allostasiQuesti composti vegetali contenenti fitoecdisteroidi incontrano i tre criteri degli adattogeni: innocuità, non specificità e azione normalizzante. In più, un’attività adattogena è stata recentemente trovata nello sterolo vegetale Beta-sitosterolo (Bouic, 2002).

Sorprendentemente, solo pochi studi di ricerca ben realizzati, randomizzati, a doppio ceco e placebo-controllati sono stati effettuati a tutt’oggi negli Stati Uniti sugli adattogeni. Tuttavia, usi clinici aperti di queste erbe medicinali sono stati utilizzati da millenni nelle pratiche indigene della Cina e dell’India (Wu et al., 2003a).

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Effetti degli Adattogeni sul Sovraccarico Allostatico

L’ormone di rilascio della corticotropina (CRF) funge anche da neurotrasmettitore. Il CRF e i suoi recettori si originano non solo dall’ipotalamo, come già saputo, ma si trova anche nel tratto gastro-intestinale, pelle, ghiandole surrenali, testicoli, muscolo cardiaco, timo e milza (Bale e Vale, 2003). Probabilmente non è una coincidenza che questi particolari tessuti sono anche coinvolti nello sviluppo di disturbi legati a un’innalzata sensibilità allo stress, ed a una sregolazione dei meccanismi di adattamento allo stress, tali come: anoressia, diabete, calo della libido, malattie cardiache e patologie immunitarie (Bale e Vale, 2003).

E’ stato ben chiarito che il CRF è regolato negativamente dal cortisolo; l’innalzata sensibilità allo stress assieme alla sregolazione dei meccanismi di adattamento allo stress sopra menzionati, sembrano coinvolgere i meccanismi regolatori del CRF (Bale e Vale, 2003).

Il CRF è la chiave stimolante della risposta allo stress, ed è regolata dal cortisolo nella seguente maniera (Shulkin, 2003):allostasi cortisolo CRF

–      inibizione del CRF

–      aumentata produzione di CRF

–      nessuna reazione del CRF al cortisolo

–      CRF è diminuito nell’ipotalamo

–      CRF influenza un aumento della paura e un’iper-vigilanza

E’ stato dimostrato che alcuni fitopreparati possono inattivare la secrezione del CRF nei topi, inibendo l’espressione di CRF mRNA (mitocondriale) (Dai et al., 2000). Prevenire la sintesi di CRF, imitando il ruolo regolatore del cortisolo, aiuterebbe a diminuire gli effetti negativi di quell’ormone. Questo è, forse, uno dei meccanismi di azione più probabili delle piante medicinali aventi qualità adattogene, ma non è affatto l’unico meccanismo evidente.

Così, gli adattogeni possono imitare il colesterolo, l’adrenalina, e possibilmente l’ACTH e il CRF, in modo da non causare gli stessi effetti deleteri della cascata disfunzionale dello stress, in un qualche modo “ingannando” il corpo, facendolo pensare che queste sostanze endogene siano fornite in modo naturale. Questo meccanismo può modulare l’Allostasi e abbassare il sovraccarico allostatico.

adattogeni fitopreparati

La sregolazione dei neurotrasmettitori e degli ormoni del percorso di risposta allo stress è, ormai, accettato come segno distintivo di patologie legate a una innalzata sensitività allo stress e ad un fallimento dei meccanismi di adattamento. Il precursore di queste patologie è, appunto, la sregolazione di vari ormoni e neurotrasmettitori da stress.

La definizione di adattogeno richiede che un rimedio produca una resistenza aumentata non specifica allo stress. Per avere queste attività adattogene, un rimedio deve avere, in realtà, una forte evidenza nel supportare le sue capacità di aumentare le resistenze allo stress, e non semplicemente incontrare le definizioni di “non nocivo”, “non specifico” e “normalizzante”.

Gli adattogeni devono presentare delle evidenze fisiologiche nel supportare le loro attività terapeutiche, tali come un miglioramento degli effetti avversi sul metabolismo del glucosio, a livello cognitivo, nelle funzioni immunologiche e gonadiche, o nei modelli di comportamento nel male-adattamento (Bhattacharya e Muruganandam, 2003).

piante funghi adattogeni

I rimedi con proprietà adattogene devono attenuare o prevenire non solo le disfunzioni iniziali dei neurotrasmettitori e degli ormoni, aumentando la resistenza allo stress, ma anche le condizioni patologiche conseguenti da quelle disfunzioni. Gli adattogeni devono aumentare la capacità generale dell’organismo di mantenere sia l’Omeostasi che l’Allostasi.

Non solo la teoria dell’Allostasi convalida i meccanismi proposti dei fitoterapici ad azione adattogena, ma essa, per di più, aiuta a differenziare tra un vero effetto adattogeno, che agisce sulla sregolazione di neurotrasmettitori e ormoni, e quei rimedi che semplicemente attenuano patologie e disfunzioni a valle dalla iniziale sregolazione.

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Giovanni Turchetti

 

o  Nota: non è consigliabile l’autoprescrizione, si consiglia invece di rivolgersi a personale professionale qualificato, onde evitare interazioni e/o controindicazioni.

 

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