Interazione Mente-Corpo: Stress e PNEI

Le influenze reciproche tra mente e corpo

Gli studi sulla PNEI dimostrano l’esistenza di interazioni tra Emozione, Sistema Nervoso, Sistema Endocrino e Sistema Immunitario nelle risposte fisiologiche allo stress

La Psico-Neuro-Endocrino-Immunologia (PNEI) è lo studio dell’interazione tra i processi psicologici, il sistema neuro-endocrino ed il sistema immunitario nell’organismo umano. La PNEI prende un approccio interdisciplinare che incorpora la psicologia, la neuroscienza, l’immunologia, la farmacologia e la biologia molecolare, la psichiatria, la medicina comportamentale, l’endocrinologia, le malattie infettive e la reumatologia.

Il principale interesse della PNEI è l’interazione tra il sistema nervoso ed il sistema immunitario, e la relazione tra i processi mentali e la salute, nonché lo studio del funzionamento psicologico relazionato al sistema neuro-immunitario, in salute ed in malattia e caratteristiche e componenti fisiche, chimiche, psicologiche ed immunitarie.

Gli studi sulla PNEI estrinsecano sempre di più le interazioni tra Emozione (psiche), Sistema Nervoso, Sistema Endocrino e il Sistema Immunitario, portando in evidenza il ruolo primario della mente nella manifestazione e trattamento delle malattie. L’influenza della mente è così potente, e le connessioni tra percezione e risposta fisiologica sono così forti, che possiamo innescare la risposta allo stress – “combatti o fuggi” – semplicemente immaginando una situazione di pericolo.

Di seguito, esponiamo le risposte fisiologiche allo stress nei sistemi neuro-endocrino e immunitario:

 

A) Sistema Neuro-Endocrino

 a)  Asse HPA

stress e PNEIL’asse ipotalamo-ipofisi-surrene (HPA) gioca un ruolo essenziale nella risposta del corpo allo stress e nella funzione del sistema neuro-endocrino. L’ipotalamo e la ghiandola pituitaria formano un’interfaccia complessa tra sistema nervoso e sistema endocrino. L’encefalo può influenzare l’attività delle cellule nervose, che segnalano al sistema surrenale di rilasciare ormoni che influenzano il rilascio di altri ormoni.

Il sistema limbico è un termine cumulativo che contempla le strutture del cervello incluso l’ippocampo e le interconnessioni di queste strutture, esercitando un’influenza importante sul sistema neuro-endocrino.

Nel dettaglio, il sistema endocrino è composto dalle ghiandole che rilasciano i loro ormoni nel flusso sanguigno, per mandare segnali chimici alle cellule bersaglio: pineale, pituitaria, ipotalamo, tiroide, paratiroide, timo, surrenale, ovaie, testicoli e isole di Langerhan. Il principale centro di controllo nel cervello è l’ipotalamo. Esso secreta ormoni che inducono le altre ghiandole endocrine a secernere ormoni, oltre a avviare la risposta “combatti o fuggi” del sistema nervoso autonomo. L’ippocampo ha come principale funzione l’Omeostasi; esso può controllare ogni ghiandola endocrina del corpo e agire sulla pressione arteriosa, temperatura corporea, metabolismo e sui livelli di adrenalina.

La ghiandola pituitaria (o ipofisi) è chiamata la “ghiandola del commando”, a causa delle sue funzioni importanti di regolazione; essa, però, reagisce al commando dell’ipotalamo. Le ghiandole surrenali gestiscono la risposta allo stress secernendo ormoni e stimolando il SNS. L’adrenalina e la noradrenalina sono secrete dal midollo surrenale, in risposta alla stimolazione del SNS. Il cortisolo, invece, viene secreto dalla corteccia surrenale, in risposta alla stimolazione dell’asse HPA.

In sintesi, l’asse HPA è una via ormonale: il CRH (ormone rilasciante corticotropina) prodotto dall’ipotalamo, stimola l’ACTH ipofisario che a sua volta stimola la produzione di cortisolo da parte del surrene.

 

b)  Sistema Simpatico-Adrenale (SAS)

sistema simpatico adrenaleIl Sistema Simpatico-Adrenale (SAS), detto anche circuito nervoso Locus Coeruleus-Simpatico-Midollare del Surrene, rappresenta l’interfaccia tra ipotalamo, midollo surrenale e SNS.

Questo sistema produce la risposta “combatti o fuggi”, aumentando i livelli di adrenalina e di altri ormoni. Tale sistema rappresenta la via nervosa dello stress, che parte dai nuclei ipotalamici parvocellulari, che si collegano con il Locus Coeruleus[1] (che produce noradrenalina), con effetti sia sull’ipotalamo che sulla corteccia cerebrale. Dal Locus Coeruleus, tramite il sistema neurovegetativo simpatico, viene sollecitata la midollare del surrene a produrre catecolamine e in particolare adrenalina.

 

Gli “ormoni dello Stress” sono:

–      Cortisolo: definito anche l’“ormone dello stress”, viene secreto a causa di uno stress fisico o psicologico. Esso causa una lisi proteica muscolare, portando al rilascio di aminoacidi nel flusso sanguigno, i quali a loro volta vengono usati dal fegato per sintetizzare glucosio e produrre energia (gluconeogenesi); questo processo aumenta il livello di zuccheri nel cervello. Esso induce, inoltre, il rilascio di acidi grassi. Elevati livelli di cortisolo sopprimono le funzioni del sistema immunitario. Sintomi di cortisolo elevato sono: ansietà, ipertensione, calo della libido, insulino-resistenza, obesità, osteoporosi, insonnia, riduzione delle funzioni cognitive, ovaie policistiche e ciclo mestruale irregolare. Al contrario, sintomi di una scarsa produzione di cortisolo sono: depressione, sindrome da fatica cronica, ipotensione, fibromialgia, sindrome pre-mestruale.

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–      Corticotropina (ACTH): livelli di questo ormone aumentano in risposta a stress, malattia o calo della pressione arteriosa. Esso stimola la crescita e la secrezione ormonale della corteccia delle ghiandole surrenali, tipo corticosteroidi.

–      Catecolamine (adrenalina e noradrenalina): prodotte dal midollo surrenale, influiscono direttamente sul SNS. Tra i principali effetti sul corpo vi sono quello di innalzare la pressione e di aumentare il ritmo cardiaco durante lo stress.

a) Adrenalina (epinefrina): viene secreta sotto stress, preparando le varie strutture del corpo alla reazione “fuggi o combatti”. Essa facilita il flusso sanguigno nei muscoli e nel cervello, crea una vasocostrizione dei piccoli vasi, aumenta la pressione arteriosa e libera lo zucchero immagazzinato nel fegato.

b) Noradrenalina (norepinefrina): è l’agente chimico responsabile per la trasmissione degli impulsi nel sistema nervoso autonomo (neuromodulatore coinvolto in meccanismi di eccitazione), e aiuta a mantenere una normale circolazione sanguigna, e può aumentare la pressione arteriosa.

–      Ormone tiroideo: secreto dalla ghiandola pituitaria, stimola la tiroide a secernere altri ormoni, in particolar modo T3 e T4. Il deidroepiandrosterone (DHEA) è prodotto dalla corteccia surrenale, e la sua funzione principale è quella di inibire il legame di cortisolo. Esso è l’antagonista funzionale e ufficiale del cortisolo. Cortisolo e DHEA sono indicatori dell’attività dell’asse HPA. Quando i livelli di DHEA sono bassi, il sistema immunitario s’indebolisce.

–      Aldosterone: è l’ormone prodotto dalla corteccia surrenale, che influenza i reni, regolando il sodio, il potassio e la ritenzione idrica, e evitando la caduta della pressione sanguigna.

–      Ormone di rilascio della corticotropina (CRH): esso è prodotto dall’ipotalamo, che interagisce con la pituitaria a produrre ACTH. Funziona anche come neuromodulatore che istiga la risposta allo stress dal SNC e SNA.

B) Sistema Immunitario

Il sistema immunitario rappresenta una complessa rete integrata di mediatori chimici cellulari, per difendere l’organismo da qualsiasi forma di attacco chimico, traumatico o infettivo, alla sua integrità. Esso è costituito da un insieme variegato di popolazioni cellulari interdipendenti fra di loro, che hanno il compito di riconoscere l’antigene e inattivarlo, ed una serie di strutture ed organi di supporto.

I componenti del sistema immunitario sono:

  • Linfociti B e T
  • Citochine (interleuchine e interferoni)
  • Cellule NK
  • Cellule T helper

Il sistema neuro-endocrino lavora insieme al sistema immunitario, comunicando attraverso neurotrasmettitori, sostanze che mandano i segnali tra le cellule nervose e gli ormoni che viaggiano nel flusso sanguigno.

Essi interagiscono per mantenere l’Omeostasi. Il rilascio di ormoni dello stress coinvolge il sistema di feedback negativo, per inibire il continuo rilascio di cortisolo e altri ormoni. Questo sistema di feedback sopprime, temporaneamente, il sistema immunitario e può ridurre anche il numero di leucociti benefici che proteggono il corpo. Le cellule del sistema immunitario possono comunicare tra di loro, e le interleuchine possono interagire con le cellule nervose, così da creare un link tra il sistema immunitario e il sistema nervoso.

stress interazione mente corpo

 Lo stress, sia esso acuto o cronico, influenza comunque il sistema neuro-endocrino, che a sua volta agisce sul sistema immunitario. Se lo stress è di breve durata, l’azione sul sistema immunitario è minima. Al contrario, quando lo stress diventa cronico, il sistema immunitario viene squilibrato. Il cortisolo secreto dalle ghiandole surrenali influenza in maniera negativa il sistema immunitario, facendo calare il numero dei leucociti. Ad ogni modo, qualsiasi tipo di stress, in particolar modo quello cronico, può avere effetti nocivi sulla capacità di mantenere un ottimale livello di attività delle cellule NK.

Particolarmente, gli adattogeni, una classe di rimedi vegetali (e non solo) che aiuta a ripristinare l’equilibrio fisiologico agendo principalmente sul sistema endocrino, hanno un’influenza chimica sia sul corpo che sulla mente. Essi hanno la capacità di regolare e bilanciare le intricate connessioni tra Sistema Nervoso Centrale (SNC), Sistema Endocrino e Sistema Immunologico. Tutto ciò influenza l’asse HPA e aiuta a regolare e bilanciare questi sistemi corporei, giocando un ruolo assai importante nella salute fisica e emozionale.

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Giovanni Turchetti

 

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[1] Locus Coeruleus è un nucleo situato nel Tronco encefalico tra il mesencefalo e il ponte di Varolio, Il suo nome deriva dalle parole latine “coeruleus” e “locus”; è anche chiamato “punto blu” per la sua colorazione tendente all’azzurro. È all’origine della maggior parte delle azioni della noradrenalina nel cervello, ed è coinvolto nelle risposte a stress e panico.

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