Plagiocefalia posizionale o Sindrome della testa piatta

L’Osteopatia può contribuire a migliorare la forma della testa del vostro bambino

neonato sulla pancia

Cos’è la Plagiocefalia posizionale

La Plagiocefalia posizionale è una condizione in cui la testa del bambino assume una forma anatomica obliqua, e uno dei lati del cranio è appiattito posteriormente.

Non si può definire la Plagiocefalia posizionale una patologia, ma una alterazione cranica acquisita che porta ad una struttura asimmetrica della testa nel suo insieme, interferendo nel modello di crescita del cranio.

Spesso la deformazione si verifica a causa del proprio peso della testa del neonato, che produrrà una pressione costante sulle ossa delicate del cranio, dovuta alla sua posizione consueta di riposo.

Plagiocefalia vs Craniostenosi

Da non confondere la Plagiocefalia posizionale con la Craniostenosi, di cui in comune hanno solo la denominazione più generale “Sindrome della testa piatta”. La Craniostenosi, anche chiamata Craniosinostosi, consiste in una malformazione della struttura del cranio, conseguente alla chiusura (ossificazione) prematura di una o più suture craniche dell’infante, già in fase intrauterina.

plagiocefalia osteopatia

Sutura: è un tipo di articolazione che si forma tra le ossa del cranio, nei margini articolari, messe insieme da tessuto connettivo denso. I neonati presentano suture craniche costituite da tessuto fibroso malleabile.

Sinostosi: quando il tessuto fibroso tra i margini articolari si ossifica, la sutura diventa una sinostosi – una congiunzione fra le ossa, o fra due parti del medesimo osso, che si saldano fra loro. Normalmente, la sinostosi delle ossa craniche si verifica dalla nascita in poi.

La Craniostenosi è una malattia congenita, cioè, presente dalla nascita. Questo tipo di condizione, che comprende la Scafocefalia e la Brachicefalia, richiede l’intervento medico-chirurgico e rappresenta delle malformazioni molto distinte dalle più frequenti deformazioni posizionali, pertanto sono oltre la portata dell’Osteopata.

Al contrario, l’Osteopatia Craniale può rivelarsi molto utile nella Plagiocefalia posizionale.

Contattaci

Cause della Plagiocefalia posizionale

Il cranio del neonato è naturalmente costituito da ossa piatte malleabili, che non si sono ancora fuse. La combinazione di una serie di fattori predispone maggiormente il neonato alla Plagiocefalia posizionale; deformazioni craniali che, come dice il nome, coinvolgono il posizionamento. Pertanto, la posizione in cui il bambino poggia la testa abitualmente è un fattore importante nell’insorgere della “testa piatta”.

La Plagiocefalia può avvenire sia uniformemente, su tutta la parte posteriore del capo, o su un lato solo. Questo perché alcuni bambini si trovano più spesso con la testa diritta, mentre altri la tengono girata maggiormente da una parte.

Alcuni dei fattori che possono contribuire alla formazione della “testa piatta”:

  • la posizione assunta dal feto nel grembo materno, associata a restrizione di mobilità (“Plagiocefalia primaria”), se vi è una pressione sul cranio causata dalla pelvi della madre o da un gemello;
  • il processo della nascita;
  • il più delle volte avviene nel periodo post-natale, secondaria a un periodo prolungato trascorso in un’unità di cura neonatale in decubito dorsale, con la testa appoggiata per lunghi periodi su una superficie piatta (il materassino della culla);
  • i neonati prematuri sono più inclini a sviluppare Plagiocefalia; i loro crani sono ancora più flessibili e delicati, molto più sensibili alle pressioni esterne e, soprattutto, tendono a rimanere più tempo sulla schiena;
  • i neonati con torcicollo congenito tendono a riposare la testa sempre nella stessa posizione. Questa condizione, in cui i muscoli del collo sono accorciati o contratti da un lato, impedisce che la testa del bambino si muova liberamente, portandola a inclinarsi o a girare dalla stessa parte.

testa piatta plagiocefaliaSegnali di una Plagiocefalia posizionale

In genere, sono i genitori i primi a notare un certo grado di appiattimento della testa del loro bambino. Il pediatra potrà attuare una diagnosi corretta del tipo di malformazione cranica.

Questi sono alcuni dei segni che indicano la presenza di una “testa piatta“:

  • zona appiattita su un lato della testa posteriormente
  • testa girata da un lato per la maggior parte del tempo
  • un orecchio più avanti rispetto l’altro
  • asimmetria del volto con pienezza della guancia, sporgenza della fronte e orbita dell’occhio sullo stesso lato dell’appiattimento posteriore
  • sporgenza posteriore

 

Contattaci

Misure preventive

I genitori possono giocare un ruolo molto importante nel prevenire o migliorare l’appiattimento della testa, e anche contribuire a incrementare la mobilità del collo del loro bambino. Le misure preventive mirano soprattutto a cambiare la posizione della testa del bambino, onde a evitare una pressione costante sempre nella stessa zona cranica. Queste pratiche quotidiane sono molto utili in quanto, se svolte già nei primi mesi del neonato, vanno a stimolare in maniera naturale la correzione della forma del cranio.

Il primo passo è ovviamente fare in modo, il più possibile, che la testa non riposi sull’area appiattita. Si dovrebbe fare attenzione alla posizione del capo del neonato durante tutte le varie attività della vita quotidiana, alternando il lato su cui si svolgono i compiti, in quanto ciò lo spingerà a guardare e ruotare la testa in entrambe le direzioni. Quanto più il bambino cambierà posizione, meno possibilità avrà di stabilire un’asimmetria del cranio.

Di seguito, riportiamo alcune misure preventive:

Durante l’allattamento, cercare di tenere il bambino in modo che possa ruotare la testa dal lato opposto a quello appiattito. Inoltre, alimentare il bambino sul seggiolone sempre dal lato opposto all’appiattimento.

Nei cambi del pannolino, fare in modo che il bambino si volti verso il lato in cui non tende a guardare, per incoraggiarlo a girare la testa da questo lato.

Durante i momenti di gioco, controllare che i giocattoli (dentro o fuori la culla) e l’interazione con il bambino siano svolti di lato, per stimolarlo ad allontanare lo sguardo dal lato appiattito.

Quando si solleva il bambino, per portarlo in braccio o sul grembo, cercare di utilizzare tutti e due gli arti, con l’intento di favorire la sua forza e sviluppo muscolare in maniera equilibrata in entrambe le parti, stimolandolo altresì a ruotare la testa.

Alternare il lato del lettino in cui si posiziona il bambino per riposare; solitamente lui tende a guardarsi intorno prima di addormentarsi, e così è portato a cambiare il lato della testa in cui si poggia. Se c’è già un appiattimento, la testa va sistemata sul lato non appiattito.

Negli spostamenti, il bambino può passare molto tempo sdraiato sulla schiena, sia sul seggiolino da auto che sulla carrozzina, mentre la parte posteriore della testa poggia su un piano compatto. Appena si arriva in destinazione, cercare di cambiare subito la posizione del bambino, limitando l’impiego del seggiolino/carrozzina.

Sul seggiolino, può essere utile posizionare un tessuto arrotolato sul lato che il bambino tende a ruotare o appoggiarsi. Per la posizione sdraiata, si può investire in un cuscino di sostegno per neonati, fatto appositamente per ridurre la pressione sulla testa, permettendo al contempo al bambino di mantenere le vie aeree libere. Si consiglia di sorvegliare sempre il bambino quando si utilizza un cuscino.

Tenere il bambino sulla pancia e passare del tempo, durante il giorno, in questa posizione. L’intento è far sì che il bambino sia orientato a guardare in su, evitando una pressione continua sul retro del capo.

 La posizione prona

posizione prona neonatoCome già menzionato, stare a pancia in giù è una forma di esercizio che alleggerisce la pressione sulla testa del neonato, ma è anche la posizione ideale per sviluppare la forza muscolare del collo e del tronco.

Ai primi tentativi il bambino avrà difficoltà a reggere la testa mentre è sulla pancia, ma piano piano i muscoli saranno spinti a contrarsi sempre di più per tenere la testa alta. I muscoli che estendono il collo e mantengono la testa eretta sono attaccati alla base del cranio. Lo sviluppo della forza dei muscoli sottostanti il cranio può aiutare a arrotondare la zona occipitale.

In un primo momento, potete stendervi con il bambino sulla vostra pancia, facendolo guardare verso di voi per distrarlo. Si può inoltre mettere del tessuto piegato al di sotto del petto del neonato, per aiutarlo a sollevare il capo con meno sforzo, dandogli il tempo di sviluppare la forza muscolare.

Importante

La posizione supina del bambino per dormire si è dimostrata molto efficace nel ridurre l’incidenza della Sindrome della Morte Improvvisa del Lattante. Ciò nonostante, questa posizione è stata correlata ad una maggiore incidenza di Plagiocefalia posizionale.

Perciò, i bambini dovrebbero sempre essere posizionati sulla schiena di notte e nei momenti di riposo. Quando è sveglio, nell’arco della giornata, tenerlo regolarmente sulla pancia, ma sempre sotto supervisione. Nella posizione a pancia in giù il bambino deve essere continuamente sorvegliato.

Soluzione osteopatica

La maggior parte dello sviluppo del cranio si verifica durante l’infanzia. La crescita del cranio del bambino rallenta e le ossa si consolidano nel corso degli anni. Quando il lattante compie il primo anno d’età, i benefici di qualsiasi forma di trattamento diminuiscono progressivamente. Perciò, la tempestività nel prevenire e curare la Plagiocefalia si rendono essenziali in questo caso.

I risultati del trattamento osteopatico possono variare da bambino a bambino. Può accadere che, in alcuni casi, i bambini non rispondano del tutto ai trattamenti di normalizzazione delle ossa craniche, specie se non si è intervenuti precocemente, ma non si può generalizzare. In molti casi, i trattamenti osteopatici danno il via ad una correzione naturale e graduale.

Le manipolazioni dell’Osteopatia craniale sono una scelta di trattamento delicata e raccomandata in questi casi, un modo sicuro di normalizzare la forma della testa

Alcuni fattori di rischio da considerare per l’esito del trattamento conservativo osteopatico possono essere: età avanzata; torcicollo prolungato; poca compliance; il grado della Plagiocefalia; ritardo dello sviluppo (bambini con ritardi motori si muovono meno e possono rimanere in un’unica posizione per lunghi periodi).

Contattaci

Casco correttivo

Se, nonostante tutte le misure preventive ed i trattamenti osteopatici, la testa piatta persiste ed è alquanto grave, solo allora si può considerare l’utilizzo di un casco speciale, creato per guidare la formazione del cranio in modo simmetrico. Il casco funziona applicando una pressione costante ma leggera sulle aree craniche più prominenti, consentendo una crescita libera su quelle appiattite.

Vi è un lasso di tempo significativo in cui potete utilizzare approcci conservativi più semplici prima di arrivare al casco. L’appiattimento diventa stabile entro il primo anno di età, in quale periodo le ossa del cranio s’induriscono.

Osteopatia Craniale

E’ importante evidenziare che nella Plagiocefalia posizionale non vi è solo un aspetto estetico, essa implica soprattutto un problema funzionale conseguente alle deformazioni craniche, che possono influenzare lo sviluppo del corpo dell’infante.

testa piatta posizionaleLa malformazione delle ossa craniche influisce anche l’assetto posturale globale del bambino, che cercherà di compensare le asimmetrie creando disfunzioni al collo e perfino lungo la colonna vertebrale.

Quanto prima il problema viene diagnosticato dal medico, e misure preventive avviate, migliore sarà il risultato per il neonato. L’Osteopatia craniale, abbinata alle misure sopracitate, è il trattamento elettivo per i bambini. Alcuni studi randomizzati hanno dimostrato che il trattamento osteopatico può contribuire a diminuire in maniera significativa il grado di asimmetria cranica.

Lo scopo del trattamento osteopatico è contribuire a ristabilire un buon equilibrio e la mobilità generale del bambino, per favorire uno sviluppo sano ed armonioso. L’Osteopatia craniale può avere il massimo dell’efficacia se applicata entro le prime dodici settimane di età. Comunque, vi sono casi di bambini con mesi d’età trattati osteopaticamente con eccellenti risultati.

In Osteopatia, le articolazioni del cranio sono considerate mobili, anche se il loro grado di mobilità sia molto limitato e appena percettibile

L’Osteopata è in grado di riconoscere la mobilità cranica e le eventuali disfunzioni del movimento craniale, per poi correggerle a dovere

L’Osteopata valuterà la posizione dell’allineamento cranico del bambino in relazione al collo, oltre che la presenza di eventuali tensioni ai muscoli cervicali. Attraverso la palpazione, l’Osteopata riesce a individuare le suture craniche ed a distinguere quelle che hanno libertà di movimento, seguendo il naturale ciclo respiratorio, da quelle che presentano delle restrizioni, secondarie a posture anomali.

Dopodiché, il fine del trattamento osteopatico sarà quello di facilitare il movimento craniale, mobilitando in maniera delicata le suture ristrette o immobili, utilizzando varie manovre gentili e non invasive. Il trattamento non si limita al cranio, ma può estendersi ad altri distretti (rachide, bacino etc.) che contribuiscono alla sequenza deformante.

È sorprendente quanto l’intelligenza intrinseca del corpo infantile, che naturalmente tende all’auto-regolazione, possa rispondere in maniera spontanea e graduale all’input leggero di correzione, indirizzato dall’Osteopata.

Prendi un appuntamento

posizione neonato

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *