Chaga: l’Adattogeno Siberiano

Le varie potenzialità del fungo medicinale Chaga

In generale, i rimedi adattogeni, pur essendo già conosciuti da tempo dalle etnomedicine, solo recentemente stanno ricevendo la giusta attenzione e riconoscimento dalla comunità scientifica occidentale. Alcuni esempi di rimedi adattogeni (sostanze che possono appartenere al regno vegetale, dei funghi, animale o minerale) degni di nota sono: Inonotus obliquus (Chaga), Cordyceps sinensis, Asfaltum bitumen (Shilajit) e Withania somnifera.

 

Chaga

I funghi sono un particolare gruppo di organismi che occupa il terzo regno, quello dei Funghi.  Questi organismi sono alquanto differenti riguardo la loro morfologia e struttura riproduttiva.

Le due classi principali dei funghi medicinali sono gli Ascomiceti ed i Basidiomiceti.

Gli Ascomiceti sono una grande classe fungina che comprende circa trenta mila specie differenti. Fanno parte di questo gruppo i ben noti Claviceps purpurea (Ergot), Cordyceps sinensis e il Penicillium.

 

Basidiomiceti contengono molti generi, tra cui il Boletus (Inonotus), l’Agaricus, l’Amanita e le Polyporaceae, per citarne alcuni.

In generale, i funghi hanno proprietà toniche e adattogene, e possono essere considerati veri e propri nutrienti-medicinali che hanno la capacità di rinforzare l’immunità, migliorare allergie, asma e perfino il cancro, ottimizzare la vitalità di base e conferire molti altri effetti benefici.

La composizione del DNA dei funghi è il 30% più vicino agli umani che le piante. L’uso dei funghi medicinali è antichissimo, era già adoperato sia nella Medicina Greco ed Araba che nella Medicina Cinese. Perfino Dioscoride parla dell’uso terapeutico dell’Agaricum in un testo del 200 d.C.

Un esempio di fungo medicinale è rappresentato dal Chaga. Il Chaga, Inonotus obliquus, è un fungo parassita specificatamente degli alberi di Betulla. Esso cresce in foreste e ha bisogno di temperature di meno 40° C per svilupparsi. Il Chaga è autoctono nel nordest europeo, Russia siberiana, Corea e lo si trova anche in Canada, Finlandia e le isole di Okkaido. Il più noto è quello usato nella etnomedicina della Russia e dei paesi dell’Est europeo.

Per migliaia di anni il Chaga è stato utilizzato in tutta l’Eurasia, dove grazie alle sue proprietà terapeutiche è stato denominato “il dono di Dio” e “il re delle erbe”.

Nei paesi asiatici, tradizionalmente viene assunto per il mantenimento di un equilibrio naturale di salute e per ripristinare il Qi. Le sue capacità terapeutiche sono state documentate nei più antichi testi di sostanze medicinali, uno ad esempio per tutti è il libro cinese “Shennong Ben Cao Ji”, testo di 2300 anni fa. In Cina a causa delle sue diverse ed effettive proprietà curative, è stato definito “erba superiore”.

In Russia questo fungo viene utilizzato da più di 400 anni. I siberiani l’hanno tenuto a lungo come un segreto per la lunga vita e la stamina fisica, così anche i nativi del Canada, gli Ojibway, per la cura di vari tumori. Il Chaga è diventato “popolare”, nei paesi occidentali, grazie al libro autobiografico del premio Nobel Alexander Solzhenitsyn, “Padiglione Cancro”, edito in Italia dall’Einaudi nel 1968. In questo libro, egli narra la sua guarigione dal cancro grazie al decotto di Chaga, dopo i totali insuccessi delle terapie officiali.

Molti dei funghi sono ricchi in molecole specializzate chiamate steroli, che sono simili ai potentissimi steroidi prodotti dal corpo umano. Gli steroli chiave nel Chaga sono: anosterolo, betulino, lupeolo, inotidiolo etc. Con l’ingestione di tali sostanze, si ha un senso di forza fisica che include un reale potenziamento muscolare. I funghi si sviluppano dove non vi è vita. Essi crescono rigogliosi su materie morte o morenti. Per sopravvivere in un tale ambiente producono una grande quantità di sostanze protettive, tra le quali annoveriamo: enzimi, antiossidanti e antibiotici.

fungo adattogeno ChagaRiguardo gli enzimi,  vogliamo ricordare il rilievo dei SOD come uno degli antiossidanti più importanti per l’organismo umano.

I SOD (superossidismutasi o O2-) sono enzimi che mantengono la membrana cellulare elastica e in salute. Moltissimi sono gli studi sulla versatilità e l’utilità in ambito medico del SOD. Esso decresce con l’invecchiamento, ma una vita sana e una giusta attività fisica mantengono alti i suoi livelli.

Il Chaga ha la più alta quantità di SOD di tutti i nutrienti finora scoperti, esso ne contiene ben cinquanta volte di più degli altri funghi medicinali.

Ecco quali sono i benefici principali nell’assunzione di tale fungo. Quei funghi coltivati artificialmente o in laboratorio non contengono lo stesso nutrimento. In più, i funghi parassiti degli alberi sono il tipo più potente, oltre a creare meno sensibilità, a chi soffre di intolleranze ai funghi, in confronto con quelli che crescono sul terreno. Per ricordare altri funghi adattogeni, che crescono sugli alberi, possiamo citare: Pleurotus Ostreatus, Reishi, Maitake etc.

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Proprietà del Chaga

Ricerche moderne hanno dimostrato che i benefici del Chaga sono evidenziati nelle sue sostanze di valore biologicamente attive, alcune di queste non sono contenute in nessun’altra pianta.

Tra i suoi componenti vi sono:

–      composti fenolici

–      melanina

–      triterpenoidi

–      acido betulinico (una importante quantità)

–      beta-glucani (un potentissimo polisaccaride)

–      ergosterolo (vitamina D2)

–      oligoelementi

–      vitamine

 

Combinati insieme, creano un fitocomplesso dagli effetti immunomodulatori ed equilibratori del sistema ormonale. L’acido betulinico è un triterpene pentaciclico, esso è stato testato per il melanoma, per i problemi cutanei e per ritardare le infezioni da HIV. Nei polisaccaridi del Chaga siberiano sono compresi differenti tipi di legami glicosidici, ad esempio 1,3 e 1,6 beta-glucani, alfa-glucani (1,3) e, in particolar modo, i beta-D-glucani che innescano e stimolano molte risposte immunitarie per combattere le infezioni: attivando i macrofagi, i T-Helper, le cellule NK e le cellule Beta essi aumentano la produzione di anticorpi.

adattogeno siberia ChagaGli alti livelli di melanina contenuti nel Chaga hanno un effetto antiossidante protettivo del DNA, che combattono le radiazioni attivando la ghiandola pineale. I fitonutrienti del Chaga hanno una capacità di inibire il fattore nucleare KB, un composto conosciuto che può causare la mutazione o l’auto-distruzione delle cellule sane. L’uso costante nel tempo del Chaga alcalinizza il pH del corpo umano.

L’elemento più potente di questo fungo è l’acido del Chaga, che secondo quanto affermato dagli scienziati russi, equilibra il metabolismo e lascia il suo effetto curativo in tutto l’organismo e tessuti del corpo umano. I benefici più evidenti sono i potentissimi effetti antiossidanti, che piante come l’Aronia Melanocarpa e le bacche del Goji sono lontane come effetto antiossidanti del Chaga, esso occupa il primo posto nella scala ORAC, che misura i livelli di antiossidanti negli alimenti.

Il Chaga è un combattente naturale contro il cancro grazie all’acido betulinico, che previene lo sviluppo tumorale e uccide le cellule cancerogene senza intaccare quelle sane. Inoltre, ha potenti effetti antinfiammatori e meccanismi di apoptosi che distruggono le cellule danneggiate. Se assunto durante le cure chemioterapiche convenzionali, il Chaga aiuta a sollevare gli effetti collaterali e a stimolare il sistema immunitario.

oDue sono gli effetti collaterali noti ad oggi del Chaga. Il primo è quello di fluidificare il sangue, quindi bisogna fare attenzione nel caso di assunzione congiunta con Aspirina o Warfarina. L’altro è di abbassare i livelli di glucosio nel sangue, anche qui si deve fare attenzione nel caso di assunzione combinata con l’insulina.

Ricerche scientifiche circa gli effetti del Chaga si sono centrate intorno al suo uso comune popolare. Oltre 1400 pubblicazioni scientifiche, in quarant’anni, indicano che il fitocomplesso di questo fungo può offrire soluzioni per combattere virus e malattie funginee, stimolare il sistema nervoso centrale, rallentare la crescita tumorale e delle cellule cancerogene, abbassare la pressione venosa e arteriosa ed i livelli di glucosio, migliorare l’elasticità e il colore dermico, disintossicare fegato, reni e milza, provocare infine un ringiovanimento generale. Questo fungo è stato approvato dal Consiglio di Ricerca Medica e dal Ministro della Salute Russa.

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Giovanni Turchetti

 

Nota: non è consigliabile l’autoprescrizione, si consiglia invece di rivolgersi a personale professionale qualificato, onde evitare interazioni e/o controindicazioni.

 

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